La Brexit di Cartwright: la provincia operaia e un amore difficile

“Il taglio” di Anthony Cartwright guarda il referendum d’Oltremanica dalla cittadina mineraria di Dudley, attraverso la lente di una relazione fra un uomo e una donna che non potrebbero essere più inadatti l’uno all’altro. E il voltafaccia all’Europa è spiegato dal punto di vista storico ed economico senza semplificazioni e grossolanità

Un romanzo sociale e una storia d’amore. E poi la Brexit, il voltafaccia di uno Stato all’Europa, visto dal Black County, dalla zona più industrializzata dell’Inghilterra, dove una regista di documentari, Grace Trevithick, e un operaio che recupera rame nelle industrie dismesse, smaltisce rottami ed è un ex pugile, Cairo Jukes, riscoprono assieme un sentimento che li unisce in un tempo e in uno spazio complessi, in mezzo alle tempeste della storia, nelle terre della working class che bada al sodo e non crede più nell’Europa. C’è un personaggio che dice: «pensate che il voto sia legato solo all’immigrazione e che siamo tutti razzisti. Vi assicuro che è molto più complesso di così…». E in questa complessità – da non liquidare, da non associare automaticamente a forme ataviche di ignoranza, da abbinare a più profonde ragioni sociali e politiche – scava il breve ma potente romanzo Il taglio (153 pagine, 15 euro) di Anthony Cartwright, pubblicato dalla casa editrice 66thand2nd, tradotto da Riccardo Duranti, e ambientato a Dudley, la cittadina mineraria in cui è nato l’autore.

Dove i sogni muoiono in fretta

Il romanzo – sul taglio fra le generazioni e fra le zone del Paese – è stato ispirato dalla casa editrice che l’ha pubblicato in patria. Ma non sarà stato difficile per Cartwright indossare le lenti del più crudo realismo, tornare alle lande d’origine, al grigio e alla pioggia, a spaccati fisici e lontani immensamente distanti da quelli delle elite della capitale. Grace arriva a Dudley alla vigilia sulla Brexit, per documentarne atmosfera e anima della gente che vive lì, gente i cui sogni muoiono in fretta, gente come Cairo, quarantenne che ha una figlia ragazza madre, due genitori anziani e debiti e, ancora disillusioni. E poi questa inattesa relazione con una donna sofisticata, apparentemente distante, che gli regala serenità e seguirà una parabola inevitabile.

Come Montecchi e Capuleti

Cartwright è uno scrittore politico, nel senso più nobile del termine: sviscera le ragioni politiche di una svolta storica – sebbene ancora formalmente incompiuta – calandosi nel contesto economico e di identità di una nazione. Ciononostante per interpretare la Brexit e certe sue divisioni impossibili da superare si affida a uno sguardo preciso, quello che attraversa la lente di una storia d’amore, fra due personaggi che non potrebbero essere più inadatti l’uno all’altro e più distanti come idee a proposito del bivio Leave-Remain, contrapposti come Montecchi e Capuleti. Un romanzo asciutto, Il taglio, che va ben oltre la superficie, che col suo montaggio (un capitolo ambientato prima del referendum, un capitolo dopo, a risultato già acquisito, e così via) tiene sempre vivo l’interesse e fa diventare più consapevole l’osservatore ignaro di certe dinamiche, raccontate senza grossolanità e senza semplificazioni.

È possibile acquistare questo volume in libreria o a questo link http://tiny.cc/axg34y

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *