Arcuri: “Rinascere dopo leucemie e cancri infantili”

“Non avere paura. Dodici storie di ri-nascita”, curato dalla giornalista Cristina Arcuri, è un volume di scritti autobiografici: a raccontarsi sono uomini e donne, oggi adulti, sopravvissuti a tumori diagnosticati in tenera età. Racconti senza retorica, che possono essere d’aiuto e incoraggiamento per chi affronta il cancro

La giornalista Cristina Arcuri ha curato un volume, il cui ricavato andrà in beneficenza, che raccoglie le storie di alcuni ex bambini e adolescenti che sono guariti da tumori. Un messaggio di speranza e di incoraggiamento, per chi affronta una delle malattie più dure, dal punto di vista fisico e psicologico. Un volume che non vuole essere consolatorio, ma trasmettere forza ed energia con storie positive, in cui ogni cosa è chiamata col suo nome, senza sinonimi, senza eufemismi, senza retoriche di eroi o guerrieri. Dodici storie, quelle raccolte nel volume Non avere paura. Dodici storie di ri-nascita (132 pagine, 15 euro), in cui si celebrano la vita, l’amicizia, l’amore per i figli e per i nipoti e ogni tipo di amore, senza stereotipi e preconcetti. E in cui il cancro si chiama cancro, chiaro e tondo.
La casa editrice Torri del Vento non è nuova a pubblicazioni di volumi con finalità benefiche (in tempi recenti è stato il caso di Sicilia dietro i vetri, curato dal libraio palermitano Paolo Siena) e adesso dà voce a racconti sono dagli stessi ragazzi siciliani guariti da leucemie e tumori dell’infanzia. Adesso hanno tra i 20 e i 37 anni, ma sono stati bambini e ragazzi ospedalizzati capaci di resistere, di tenere duro. E di avere, adesso, la forza per guardarsi indietro e ricordare e raccontarsi. Si chiamano Ilenia Coppola, Giulio Carramusa, Alessandro Bruno, Francesca Delfino, Rosalia Guarino, Delia Cottone, Cristina Arnone, Martina Cannonito, Loredana Uccello, Ilenia Rubino, Gabriele Amorello, Manuel Ruben Paolino. Nomi che meritano di risuonare e che fanno rima con speranza, resistenza, voglia di non arrendersi. Senza orpelli, senza retoriche, molto concretamente. Alcuni dei protagonisti di questo libro hanno scelto una professione nell’ambito sanitario. Pronti a ricambiare quanto hanno ricevuto.

Guarda l’intervista integrale a Cristina Arcuri

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