I libri del 2018 che ho amato di più

Per un felice qui pro quo Giancarlo Macaluso ha svolto più “compiti” di quelli che gli erano stati assegnati per la fine dell’anno. Anziché limitarsi a indicare sei libri, da sommare ai voti del resto della squadra di LuciaLibri (prossimamente i risultati…), ha aggiunto anche qualche breve considerazione su ciascun libro. Ne vien fuori un personalissimo bilancio annuale che riteniamo interessante e condividiamo con tutti nostri lettori.

“L’estate del ’78” di Roberto Alajmo (Sellerio)

Memoir familiare denso, liberatorio (forse), sincero, toccante, struggente, lieve, doloroso. Un viaggio su quello che il poeta chiamava “Assenza/più acuta presenza”.

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“L’animale che mi porto dentro di Francesco Piccolo (Einaudi)

È vero, spesso gli uomini si sentono “stocazzo” e hanno in testa l’insopprimibile attrazione per la, ehm…, per la donna. Oltre duecento pagine alle radici del maschio e della sua condanna al desiderio perenne.

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“Il delitto di Kolimbetra” di Gaetano Savatteri (Sellerio)

Non è l’affetto che mi fa velo nel giudizio, è che i dialoghi di Savatteri sono così serrati, così veri, così irresistibili che si può continuare a leggerli all’infinito. E poi, il duo Lamanna-Piccionello farà molta strada. Vedrete, vedrete.

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“La dimensione oscura” di Nona Fernàndez (Gran Via)

Indagine sul terrore, sugli ingranaggi della paura, sull’insicurezza che generano i regimi. Formidabile faccia a faccia con lo spaventoso meccanismo di tortura e di morte messo in piedi in Cile da Pinochet.

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“Berta Isla” di Javier Marìas (Einaudi)

È forse il più grande romanziere vivente (dopo, ovviamente, sua maestà don Mario Vargas Llosa), pochi come lui sanno indagare il grande mistero di una coppia, il mistero speciale dell’attrazione, l’enigma chiamato donna.

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“Ricordi dormienti” di Patrick Modiano (Einaudi)

Entrare nel magico mondo di Modiano e non uscirne più. Mi è capitato, irresistibilmente, e non riesco a venirne fuori. Racconta storie sfuggenti come uno sguardo, dolori mitigati dalla fuga e quasi dalla premura, ricordi scritti sull’acqua, personaggi che si perdono nella nebbia della memoria, nelle nebbie della storia. Inimitabile Modiano.

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