Pazza Idea Festival, quattro giorni belli e rivoluzionari

Fino a domenica, col Pazza Idea Festival, presentazioni, performance, mostre, reading, lectio magistralis e workshop. Ospiti, fra gli altri, Trevi, Plevani, Gaspari, Lupo, Gallico, Mannocchi e Selvetella. Gratuiti e a ingresso libero tutti gli incontri

Un’isola felice, la Sardegna, e dosi abbondanti di rivoluzione e bellezza per quattro giorni. La promessa è quella che fa l’edizione numero 8 di Pazza Idea, festival di letteratura e cultura contemporanea e digitale, in programma da oggi a domenica, a Cagliari, presso il Centro d’arte e cultura “Il Ghetto”, nel quartiere storico di Castello. la manifestazione è organizzata dall’Associazione Luna Scarlatta col sostegno della Regione Sardegna, del Comune di Cagliari e della Fondazione di Sardegna.

Puzzle e crowdfunding

A caccia di bellezza – che tenta i ladri più dell’oro, scriveva il Bardo – e, dunque, di rivoluzione si potrà andare grazie a un programma ben calibrato di presentazioni, performance, reading, lectio magistralis e workshop. Artisti della scrittura e della filosofia, dell’illustrazione, della moda e della fotografia faranno capolino, ognuno costituendo una tessera del ben congegnato puzzle di Pazza Idea, kermesse che, fra gli altri, ospiterà Emanuele Trevi, Telmo Plevani, Ilaria Gaspari, Vera Gheno, Giuseppe Lupo, Alice Cappagli, Vins Gallico, Giuseppe Scaraffia, Francesca Mannocchi, Yari Selvetella. Nonostante un importante taglio ai finanziamenti pubblici – è in corso una campagna di crowdfounding, a cui è possibile partecipare anche attraverso l’home page del sito della manifestazione – tutti gli appuntamenti (qui il programma completo) sono gratuiti e con ingresso libero.

Lessici familiari e imperfezioni

Oggi pomeriggio Pazza Idea Festival sarà inaugurato da due mostre, che resteranno allestite per tutti e quattro i giorni: Fotografa e Rivoluzionaria, retrospettiva di Tina Modotti, controversa artista di multiforme ingegno, attrice e musa; Temperature, l’esposizione dell’illustratore Fabio Magnasciutti, con le sue ironiche e attualissime vignette, che compaiono nei principali quotidiani e in alcune riviste. Poi toccherà alle storie d’infanzia e bellezza, ai “lessici familiari” di Giuseppe Lupo e Alice Cappagli, rispettivamente autori di Breve storia del mio silenzio per Marsilio e Niente caffé per Spinoza per Einaudi. Il clou della prima serata sarà Imperfezione. Una storia naturale, una lectio magistralis del filosofo della scienza ed evoluzionista Telmo Plevani, che ha lo stesso titolo del suo ultimo saggio, pubblicato da Raffaello Cortina editore, in cui Lucrezio e la scienza del XXI secolo vanno a braccetto.

Workshop, Olivetti e Parigi

Venerdì inizierà con un appuntamento che coinvolgerà il pubblico (massimo 15 partecipanti), il workshop Come si scrive una lettera d’amore, curato da Ilaria Gaspari, autrice di Ragioni e sentimenti. L’amore preso con filosofia (Sonzogno) e Lezioni di felicità (Einaudi); un laboratorio che si propone di pesare bene le parole che raccontano quello che proviamo. Questo e gli altri workshop – come l’immediatamente successivo Testo tra le nuvole, a cura di Fabio Magnasciutti – sono gratuiti, per iscriversi sarà sufficiente inviare una mail all’indirizzo workshop.pazzaidea@gmail.com. Stesso discorso per quello curato da Vins Gallico, autore fra gli altri di Final Cut per Fandango: La Rivoluzione Trama mira a trasmettere un quadro più consapevole della costruzione di una trama – non solo per la narrativa, ma per cinema, fumetto e tv – attraverso l’analisi de L’Idiota di Dostoevskij, Il grande sonno di Chandler e Il giorno della civetta di Sciascia. Nel pomeriggio tornerà in scena Giuseppe Lupo che, assieme a Alberto Saibene, converserà con Stefano Salis su una delle più fulgide figure del Novecento italiano, Adriano Olivetti. Tra gli altri eventi da segnalare, in serata, Comunque vada, avremo sempre Parigi, lectio magistralis di Giuseppe Scaraffia sulla Ville Lumière tra il 1919 e il 1939.

Isis, esilio e rivoluzione russa

Tra i poli d’attrazione di sabato ci sarà senz’altro la conversazione di Francesca Mannocchi con Maddalena Brunetti. Autrice del recente Porti ciascuno la sua colpa. Cronache delle guerre dei nostri tempi (Laterza), Mannocchi presenterà il suo libro reportage, in cui i protagonisti sono i bimbi di carnefici e vittime dell’Isis, come le sonne vedove di miliziani e madri di potenziali nuovi “martiri”. Da cerchiare in rosso anche il dialogo fra Vins Gallico e Pinar Salek, scrittrice e attivista turca, che manca da dieci anni dalla terra in cui è nata e narra questo esilio in Lontano da casa (Fandango) tra la nostalgia per il passato e l’attrazione per l’altrove. La lectio magistralis di giornata è affidata a Emanuele Trevi, un excursus ad hoc che ha come epicentro la rivoluzione russa e due artisti imensi, Marina Cvetaeva e Vladimir Majakovskij.

Poesia e rap

Nella giornata conclusiva di Pazza Idea Festival tornerà in scena Ilaria Gaspari che, assieme a Cristina Milani, converserà con Michela Caledda su La ricerca della felicità e i mille modi gentili per trovarla. Toccherà poi a Yari Selvetella con un matinée di poesia, Bellezza è rivoluzione. Lettura di poesie con commento musicale: un percorso arbitrario nella sfida dei poeti a due delle parole più abusate, con la lettura di poesie – da Leopardi a Penna, da Parra a Hikmet, da Rosselli a Scotellaro, da Atzeni a Szymborska – e l’esecuzione di musica. Un reading di e con Frankie hi-nrg mc – che racconta se stesso, il rap e l’hip-hop – farà calare il sipario su giorni che, viste le premesse, si annunciano belli e rivoluzionari…

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