#Top11, i libri stranieri del 2019 che abbiamo amato di più

Seconda parte del nostro bilancio annuale (qui, ieri, abbiamo pubblicato quello dedicato agli autori italiani) con gli undici libri di autori stranieri editi in Italia nel 2019 che abbiamo amato di più. Anche in questo caso scelte circoscritte alle passioni da lettori di chi scrive per LuciaLibri: oltre alla Top 11 (che segue quella che abbiamo pubblicato anche nel 2018, clicca qui, e nel 2017, clicca qui), spazio a menzioni speciali e citazioni in ordine sparso

“Transiti” di Rachel Cusk (Einaudi)

tradotto da Anna Nadotti

transiti

“L’evento” di Annie Ernaux (L’Orma)

tradotto da Lorenzo Flabbi

evento

“Il pozzo” di Regīna Ezera (Iperborea)

tradotto da Margherita Carbonaro

pozzo

“Una vecchia storia. Nuova versione” di Jonathan Littell (Einaudi)

tradotto da Margherita Botto

vecchiastoria

“Archivio dei bambini perduti” di Valeria Luiselli (La Nuova Frontiera)

tradotto da Tommaso Pincio

archivio

“Non qui, non altrove” di Tommy Orange (Frassinelli)

tradotto da Stefano Bortolussi

nonqui

“Come cambiare la tua mente” di Michael Pollan (Adelphi)

tradotto da Isabella C. Blum

mente

“Persone normali” di Sally Rooney (Einaudi)

tradotto da Maurizia Balmelli

persone

“Destinazione America” di Gary Shteyngart (Guanda)

tradotto da Katia Bagnoli

destinazione

“Turbolenza” di David Szalay (Adelphi)

tradotto da Anna Rusconi

Turbolenza

“In tutto c’è stato bellezza” di Manuel Vilas (Guanda)

tradotto da Bruno Arpaia

bellezza

Menzioni speciali

“Milkman” di Anna Burns (Keller), “Bianco” di Bret Easton Ellis (Einaudi), “L’ultima intervista” di Eshkol Nevo (Neri Pozza), “Le pianure” di Gerald Murnane (Safarà), “Frattura” di Andres Neuman (Einaudi), “La seduzione” di José Ovejero (Voland), “Cat Person” di Kristen Roupenian (Einaudi), “Il volontario” di Salvatore Scibona (66thand2nd), “Verso un sicuro approdo” di Wallace Stegner (Bompiani).

Altri libri

“Cercami” di André Aciman (Guanda), “Lungo petalo di mare” di Isabel Allende (Feltrinelli), “I testamenti” di Margaret Atwood (Ponte alle Grazie), “Come l’aria che respiro” di Frances De Pontes Peebes (Dea  Planeta), “Il giorno del rimorso” di Colin Dexter (Sellerio), “L’isola dei fucili” di Amitav Ghosh (Neri Pozza), “La mia meravigliosa libreria” di Petra Hartlieb (Lindau), “Maternità” di Sheila Heti (Sellerio), “Serotonina” di Michel Houellebecq (La Nave di Teseo), “Barzellette per miliziani” di Mazen Maarouf (Sellerio), “L’eco delle balene” di Sean Michaels (Keller), “Il vento della luna” di Antonio Munoz Molina (66thand2nd), “Il mio anno di riposo e oblio” di Otessa Moshfegh (Feltrinelli), “Case vuote” di Brenda Navarro (Giulio Perrone), “La linea madre” di Daniel Saldaña París (Chiarelettere), “Il sussurro del mondo” di Richard Powers (La Nave di Teseo), “Black & White” di Lewis Shiner (Giulio Perrone), “Una nave di carta” di Scott Spencer (Sellerio), “Una perfetta bugia” di Peter Swanson (Einaudi), “I ragazzi della Nickel” di Colson Whitehead (Mondadori), “Il confine” di Don Winslow (Einaudi), “I tredici passi” di Mo Yan (Einaudi).

 

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