Il cadavere nella piscina, il mosaico di Gavazzeni

Milano, un omicidio che sembra inspiegabile, un giornalista di grande intuito. “Big Muff” di Ezio Gavazzeni è un noir maturo e magnetico, dalla prosa affascinante, in cui si nascondono storie di rancore e e strozzinaggio. Ogni tessera di una verità scomoda andrà al suo posto

C’è Milano, discreta, non invadente. E c’è un cadavere, piovuto dal cielo, senza che nessuno abbia capito come sia potuto piombare proprio lì, nel bel mezzo di una piscina di un lussuoso attico meneghino. Un mistero irrisolvibile. Un omicidio inspiegabile. E un pezzetto di una fotografia, dettaglio trascurabile, ma che però darà il “la” all’intera vicenda.

Il giornalista e l’enigma

A guidare le danze Stefano Metz, perspicace giornalista che con la tenacia del suo intuito si metterà alle calcagna di una storia dove l’intreccio di una serie di personaggi gli consentirà di risolvere questo enigma. Big Muff (480 pagine, 19 euro) edito da WLM edizioni e scritto da Ezio Gavazzeni, rivela un noir maturo, composto con sapienza, con piena padronanza delle parole e dell’intera architettura narrativa. Le pagine scorrono docili come l’acqua di un torrente alpino, la prosa affascina, guida il lettore nella ricostruzione complessa di un omicidio dietro il quale si nascondono storie di ambizione e strozzinaggio, di rancore e di passati che ritornano.

Coincidenze e loquacità

Forse un eccesso di coincidenze e di figure troppo loquaci penalizza la plausibilità di questo libro, che rimane comunque godibilissimo nella sua capacità magnetica di sciogliere tutta la tensione in un epilogo in cui ogni tessera andrà a costituire un mosaico perfetto, dalla bellezza abbacinante, ma dalla verità scomoda e distorta come un pedale big muff.

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