L’Irlanda di Cunningham, la Storia che sconvolge l’amore

Nell’immaginaria cittadina irlandese di Monument si svolge, negli anni Quaranta, “Il mare e il silenzio” di Peter Cunningham. Protagoniste una donna, Iz, intrappolata in un matrimonio che non avrebbe voluto, e l’Irlanda con gli scontri fra cattolici e protestanti e le questioni di classe. Un romanzo storico e d’amore, in cui lentamente si scoprono i segreti della vita di Iz…

Peter Cunningham è considerato tra i maggiori scrittori irlandesi viventi ed è conosciuto in Italia grazie alla casa editrice Sem (Società Editrice Milanese) che nel 2019, per la prima volta in Italia, ha pubblicato un suo romanzo, Le conseguenze del cuore. Dopo il successo riscontrato, gli editori hanno consegnato ai lettori italiani un nuovo libro, Il mare e il silenzio (221 pagine, 17 euro), tradotto da Laura Grandi, pubblicato per la prima volta in Gran Bretagna nel 2008 e vincitore del premio Prix de l’Europe nel 2013. Entrambi fanno parte di un ciclo di romanzi ambientati a Monument, nome di fantasia della città di Waterford, nel sud-est dell’Irlanda, in cui è nato il nostro autore.

Un matrimonio che si sbriciola

Anni Quaranta, Iz (diminutivo di Ismay) è una giovane e bellissima donna che vive insieme al marito Ronnie e al figlio Hector sulla costa sudorientale, a ridosso di un mare, spesso inquieto, che ama contemplare. Impariamo a conoscerla poco alla volta: parte tutto dalle ultime volontà lasciate al suo avvocato, Dick Coad, ovvero due plichi di fogli che riportano due nomi, Iz e Hector, da leggere e distruggere. Così, divisa in due, scopriamo la storia della nostra protagonista con riferimenti temporali ben precisi che scandiscono un’esistenza spesso vissuta ai margini, legata a un luogo di cui non si sente di appartenere interamente. Difatti, dopo avere conosciuto il vero amore, è stata costretta a fidanzarsi con un uomo che non amava e a sposare Ronnie Shaw, restando intrappolata in un matrimonio che poco per volta si sbriciola a causa dei disastri finanziari e dei tradimenti del marito. Nella prima parte del romanzo, che parte dal 1945 (anno del matrimonio) per arrivare al 1970, conosciamo buona parte della vita di Iz, ma è soltanto con la seconda che scopriamo gli aspetti più profondi, delicati, complessi e disturbanti che l’hanno spinta a prendere certe decisioni. Si svelano i segreti, uno per uno, tra luci e ombre.

Avevo sentito dire che, perché l’amore duri a lungo, si deve ritrovare continuamente una nuova persona dentro se stessi

Luci e ombre

Cunningham riesce a dare efficacia alla sua storia, creando personaggi realistici, convincenti e credibili: Iz, Ronnie, Hector, ma lo stesso può dirsi di tutti gli altri. Per quanto riguarda la nostra protagonista femminile, poi, dimostra di non avere timore a far accadere eventi che sembrano stridere con la personalità predominante di Iz che resta impressa nella mente anche dopo aver finito di leggere il romanzo. È dal contrasto di luci e ombre, un chiaroscuro che la avvolge di mistero, che nasce quel conflitto interiore che rende il personaggio interessante e complesso. Il conflitto di Iz è generato da un desiderio forte e struggente, ricco di ostacoli che rende avvincente la trama.

L’amore sublime che avevo conosciuto un tempo l’avevo degradato. Che avessi potuto infangare una cosa tanto preziosa e fossi stata tanto cieca da non coltivarla mi portò al limite della ragione. La vergogna di cui mi ero coperta ricopriva anche i morti.

Il faro e l’acqua

Iz è attratta dal mare. Quel mare che imparato a conoscere soltanto a Monument, che ama guardare insieme al figlio Hector, di cui ha timore quando è in burrasca. Dopo il matrimonio è andata a vivere in un faro, l’acqua diventa il suo elemento. A tale proposito, viene in mente la teoria di Jung che considerava tale elemento naturale come metafora dell’inconscio: «L’acqua in tutte le sue forme – in quanto mare, lago, fiume, fonte ecc. –  una delle tipizzazioni più ricorrenti dell’inconscio, così come essa è anche la femminilità lunare che è l’aspetto più intimamente connesso con l’acqua». Ma Iz riesce a raggiungere la sua libertà, anche dal mare, da cui smette di farsi trattenere per riconnettersi con il proprio io interiore

[…] e se l’avessi fatto, se fossi arrivata di nuovo vicino al mare, magari avrei concluso che la mia libertà era illusoria e mi sarei persuasa, una volta di più, che il mio posto era accanto a un  uomo che aveva bisogno di me.

Gli eventi che cambiano tutto

L’altra grande protagonista è la Storia. Il romanzo ripercorre i decenni successivi alla conquista dell’indipendenza da parte dell’Irlanda, le questioni di classe, gli scontri tra protestanti e cattolici e il declino del ceto privilegiato anglo-irlandese. Cunningham dà valore alla ricostruzione storica e ciò consente di considerare Il mare e il silenzio un romanzo storico, riuscendo a trasmettere lo spirito e le condizioni sociali attraverso dettagli realistici. La Storia si insinua tra Iz e il suo grande amore, manda in frantumi il suo desiderio, devia il decorso della sua vita.

Coloro che in passato comandavano, vale a dire noi, sono finiti. Adesso questa è la terra della giovane Irlanda, serve solo tempo perché maturi.

Un romanzo potente, scritto con maestria da uno dei più importanti scrittori irlandesi, sulla Storia, sulla nascita di una nazione e sull’amore.

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