Crateri e spettri, polpi e alieni: l’Etna neo-folk di Battiato

“Etna. Guida immaginifica del vulcano” è una piccola bibbia del Mongibello. È opera di Rosario Battiato, che tramanda miti e leggende, reinventandole, da studioso e scrittore…

Ventre di misteri e leggende, cuore di lava e fuoco, impresso nella mente di scienziati e artisti, presenza costante, motore immobile, immutabile. L’Etna è «un microcosmo senziente che mischia le memorie», «travalica le cose degli umani, proprio come facevano i vecchi dèi da queste parti», «un territorio dell’immaginario altamente contaminato e contaminante». Parola di Rosario Battiato, studioso di fantastico popolare che, con passione e grazie a un’accurata bibliografia, scandagliata a lungo, imbastisce una piccola bibbia del vulcano siciliano, territorio già lambito nelle sue precedenti pubblicazioni, Creature fantastiche di Sicilia e Bestiario contemporaneo di Sicilia (ne abbiamo scritto qui e qui trovate il prologo), volumi entrambi scritti con Chiara Nott e pubblicati da Il Palindromo. La stessa casa editrice palermitana propone adesso Etna. Guida immaginifica del vulcano (174 pagine, 13 euro), con tanto di mappa allegata alla bandella.

Giganti, spettri e alieni

Leggendo questo nuovo libro di Rosario Battiato, fra un cratere e una grotta, ci si può imbattere in mostri, creature mitologiche, giganti, spettri di dannati e perfino in extraterrestri (da non tralasciare la figura di Eugenio Siragusa e alcuni suoi gustosissimi aneddoti…), nel polpo informe che pietrifica con lo sguardo, Ghatanothoa, in Colapesce, uomo-pesce che volle scoprire l’origine del fuoco dell’Etna, nella sposa di Satana, in un medico del sedicesimo secolo, Francesco Negro da Platia, curioso di scoprire i segreti del Vulcano, ma spintosi troppo oltre, aggredito da cani nel bosco del dio Adrano, in alcuni racconti di Lovecraft e in uno fantascientifico di tale Polton Cross. Scrittori, teologi, medici, storici, eccentrici di ogni sorta fanno capolino nei brevi ma intensi che compongono una guida-“unicum”, come difficilmente ne leggerete, su un luogo che ha attraversato il tempo mantenendo inalterata la sua imponenza, la sua importanza e il peso specifico nelle vite di coloro che vivono alle sue pendici e oltre.

Strade vecchie? No, sentieri nuovi

Come già in passato, Rosario Battiato esplora il sottosuolo folk, onirico e spirituale della terra in cui è nato e vive. Lo fa da studioso, ma anche da scrittore tout court. Registra e spariglia, si documenta e intreccia parole, tramanda e reinventa. Mescola fiaba e pulp, santi e diavoli. Sembra percorrere strade vecchie, ma sono percorsi nuovi, più che mai interessanti, sentieri che hanno trovato un loro pubblico. Battiato è in cammino da un po’, e pare di capire che indicherà la strada ad altri. Questo suo ultimo volume, oltre a Via Terra delle mosche (ne abbiamo accennato anche qui) di Gioacchino Lonobile, è l’avvio di Guide Immaginifiche, costola della collana Kalispéra de Il Palindromo, che lo stesso Battiato dirigerà. L’avventura continua…

È possibile ordinare questo e altri libri presso Dadabio, qui i contatti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *