Lispector artista della parola fra sussulti di scrittura e vita

“Con la parola vengo al mondo” è un saggio sulla scrittura e sulla vita di Clarice Lispector, sulle sue opere e sui suoi paesaggi interiori. L’ha scritto Isabella Cesarini, che celebra e tenta di comprendere la scrittrice ucraina naturalizzata brasiliana, lacerata e incandescente, inafferrabile e visionaria

Misteriosa e stupefacente. Inafferrabile e maestosa. Inquieta e, per certi versi, mistica. La carnalità e l’anima di Clarice Lispector vengono a galla nei dieci capitoli di un saggio raffinato, firmato da Isabella Cesarini. Con la parola vengo al mondo. Bellezza e scrittura di Clarice Lispector (128 pagine, 16 euro) è un volume pubblicato dalle edizioni Tuga ed è un ottimo viatico per addentrarsi nel mondo affascinante di una delle voci principali del XX secolo. Una guida per chi è all’oscuro dei capolavori scritti dall’autrice ucraina naturalizzata brasiliana e per chi le ha letti, non dimenticandone lo sguardo, l’essenza speciale.

Interrogativi infiniti e allergia ai generi

I sussulti della sua scrittura, a cominciare da quelli della sua vita, dai suoi paesaggi interiori, dai suoi interrogativi infiniti. Ecco che Clarice Lispector – ucraina naturalizzata brasiliana, in fuga dai pogrom che imperversavano a inizio Novecento – vien fuori, con i suoi turbamenti, dal libro di Isabella Cesarini. Erede della tradizione modernista, ma a modo suo, allergica a qualsiasi genere. Lacerata, spaesata, figlia di un eterno addio e di un perenne esilio, ma anche incandescente e visionaria, Lispector come nel suo Acqua viva (ne abbiamo scritto qui) sembra chiedere, a mo’ di invocazione: «Tu che mi leggi, aiutami a nascere».

Evocando il silenzio e il vuoto

La parola feroce e ipnotica, metafisica e ricca di simboli, ben al di là dell’intreccio, è inquadrata con precisione e grazia da Cesarini nell’ambito dell’universo di Lispector. Una scrittura – intessuta anche di influssi filosofici e mitologici, oltre che letterari – capace pure di evocare il silenzio, il vuoto, il mistero, e contemporaneamente di farsi corpo. Si fa in fretta a rendersene conto, quando la saggista passa in rassegna ogni singola opera della scrittrice brasiliana. Un libro da scoprire, leggere e assaporare, un libro che è celebrazione e tentativo di comprensione di una vera artista della parola.

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