Eroi e libri si assomigliano, ma Winslow stupisce ancora

Nella bollente California un magnate russo è sospettato di aver ucciso la giovane e bellissima moglie. Contro di lui un assicuratore che metterà a rischio la propria vita. Anche ne “La lingua del fuoco” i personaggi di Don Winslow sono segnati da traumi e amori travagliati, ma l’autore statunitense dallo stile asciutto riesce sempre ad affascinare

Don Winslow non si smentisce. E non delude mai. La sua ultima fatica, La lingua del fuoco (350 pagine, 15 euro), edito da Harper Collins, tradotto da Alfredo Colitto, brucia come il fuoco e riscalda come le fiamme dell’inferno. È nella bollente California, dove tutto è possibile, dove il sogno americano è davvero alla portata di tutti, che si consuma questa nuova storia dal ritmo rutilante, in cui amore, morte, corruzione, ricatto e coraggio si fondono nelle alte, altissime temperature di queste pagine.

Un finto incendio?

L’imprinting di Don Winslow è molto forte. Il suo stile asciutto, secco, le sue rasoiate stilistiche rendono, come sempre, la lettura particolarmente scorrevole e avvincente. Questa volta la lotta non è ai narcos messicani, o agli spacciatori di droga di qualche sobborgo americano: ne La lingua del fuoco il nemico da combattere è un ricco magnate di origini russe, Nicky Vale, sospettato di aver ucciso la giovane e bellissima moglie, Pamela Vale, in un finto incendio. Contro di lui Jack Wade, un assicuratore della compagnia California Fire and Life, che gli darà filo da torcere, mettendo a repentaglio la sua carriera e persino la sua stessa vita.

Lettore travolto

Da un punto di vista narrativo, chi legge Winslow non cerca grandi stravolgimenti o rivoluzioni: i suoi sono prodotti seriali, in cui i protagonisti finiscono per assomigliarsi un po’ tutti, con le loro esistenze segnate da traumi, amori travagliati e atteggiamenti da duri, poco restii al compromesso. Ma del resto questa è la cifra dello scrittore statunitense, capace come pochi di travolgere il lettore con la sua prosa che, pur presentando elementi molto simili in tutti i vari libri – e anche epiloghi spesso scontati – non smette di stupire e affascinare.

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