Mariceta Gandolfo, chi vuol esser lieto sia…

L’amore come forza propulsiva della vita nel dittico di romanzi di Mariceta Gandolfo riuniti sotto il titolo di “Amore e leggerezza”. Due storie, lontane nel tempo, una al tempo dello sbarco degli americani in Sicilia, l’altra ambientata nel presente. Senza pesi interiori, i protagonisti vivono i sentimenti con leggerezza, al di là di stereotipi, godendo di ciò che il mondo offre…

Mariceta Gandolfo racchiude in un unico volume due romanzi brevi, attraverso i quali conduce il lettore dal contesto storico-sociale della seconda guerra mondiale, a partire dallo sbarco degli americani e la nascita, grazie a loro, del giornale “Sicilia liberata” e di “Radio libera,” alla realtà odierna caratterizzata dalla dissoluzione della famiglia, o per meglio dire, dal venir meno progressivamente del nucleo fondante di una società che, proprio nei valori che alle giovani generazioni vengono trasmessi e impartiti a livello familiare, trova la certezza della loro sussistenza nel prosieguo del succedersi degli anni.

Romanzi storici

Considerati i temi trattati, se vogliamo attribuire un genere possiamo catalogarli come romanzi storici, infatti è proprio la realtà storico-sociale in cui vivono che determina l’agire dei protagonisti. L’elemento coesistente in entrambi gl’intrecci è ciò che la scrivente suole definire “la forza propulsiva della vita,” ossia l’amore, infatti è per amore che nel primo romanzo, Claire, giovane aristocratica palermitana, segue il soldato Sam in America, dove si adegua a modeste condizioni di vita e supera tentazioni ed occasioni di tradimento, così come l’amore è il sentimento che determina tradimenti e azioni della famiglia protagonista del secondo romanzo breve, composta da genitori e tre figlie, in cui Manuela, la mezzana funge da narratrice omodiegetica e in tale posizione, racconta le avventure vissute da lei e dalle sorelle, oltreché dai genitori, anche loro vittime degli influssi alienanti e dissociativi che caratterizzano la società e le famiglie attuali.

Dove porta il cuore

Non è un caso che Mariceta Gandolfo titoli Amore e leggerezza (260 pagine, 15 euro) la sua opera edita da Kimerik, ispirandosi al romanzo di Helen Fielding e al film che da tale romanzo è stato tratto Il diario di Bridget Jones, infatti amori e tradimenti, amori vissuti con leggerezza, fuori dagli stereotipi tradizionali e limitanti il libero espandersi dell’io, caratterizzano tale romanzo, d’altronde che cos’è la leggerezza se non il vivere senza pesi nell’animo, il godere delle cose che l’essere al mondo ci offre con animo libero e sereno, basandosi sull’amore e la piena accettazione di sé? In fondo anche Milan Kundera nel suo famoso romanzo, L’insostenibile leggerezza dell’essere, sostiene la stessa cosa poiché invita a prendere il volo e questo lo facciano come lo fanno i protagonisti dei due romanzi, che vanno là dove li porta il cuore per adoperare il titolo di un altro famosa opera, quella di Susanna Tamaro, che affida alla protagonista Olga la consegna di questo messaggio alla propria figlia Ilaria.

Tra America e Sicilia

Il primo romanzo, è suddiviso in due parti, la prima delle quali si svolge in Italia e la seconda in America. Il secondo è costituito da quattordici capitoli, ognuno dei quali propone come titolo l’incipit del periodo o la frase con cui inizia il capitolo stesso. Infine appare opportuno rilevare non solo la scioltezza dello stile, ma anche la pregnanza del titolo dei due romanzi, infatti con l’intestazione del primo, Baci, sigarette e cioccolato, la narratrice in posizione eterodiegetica, allude alle gratificazioni  corporali attraverso le quali gli americani, evidenziavano presso le masse popolari la loro fraterna amicizia e il loro ruolo di liberatori, nonostante i bombardamenti a cui erano costretti e che ancora oggi noi possiamo immaginare se guardiamo qualche rudere ancora presente a Palermo, lungo la via che costeggia il mare; il titolo del secondo, La mezzana, è allusivo non solo al ruolo di narratrice omodiegetica che la secondogenita assume, ma anche a quello di confidenziale amica delle sorelle, nonostante il suo mestiere di hostess la tenga spesso lontana da loro.

Per un pubblico variegato

Insomma Mariceta Gandolfo con la sua opera ci aiuta a compiere un piacevole percorso dalla seconda metà del secolo scorso ai nostri giorni, sicché è un’opera di cui è consigliabile la lettura sia agli anziani per ricordare il nostro recente passato e riflettere sulla realtà odierna, sia ai giovani, agli adolescenti per conoscere e conoscersi ed agire con amore e leggerezza, rendendo così la loro vita degna di essere vissuta.

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