“Città in rovine” di Don Winslow conclude la trilogia di Danny Rayn, ex criminale irlandese e poi ricco magnate, che torna a fare i conti col passato. Un crime con tanti colpi di scena e riflessioni su ciò che davvero conta nella vita…
Come in ogni libro di Don Winslow che si rispetti, entrarci subito in sintonia non è facile. Bisogna prima farsi largo tra la foresta di personaggi che abitano le sue pagine, mentre sfrecciano velocissime le storie parallele che compongono la storia principale.
Faide come ai vecchi tempi
Ma una volta raggiunto il proprio assetto di lettura, allora si sprigiona tutta la forza e la potenza di questo narratore. Che questa volta ci regala l’epilogo di una saga cominciata qualche anno prima. Dopo Città in fiamme e Città di sogno, Città in rovine (464 pagine, 22 euro), edito da Harper Collins, conclude la trilogia di Danny Ryan, ex criminale irlandese che, a Las Vegas, dopo alterne vicende, fa fortuna, diventando un ricco magnate grazie ai casinò e ri-trovando un nuovo equilibrio familiare, professionale e sentimentale. Ma proprio quando tutto sembra volgere al meglio, alcune operazioni immobiliari azzardate finiscono per innescare delle faide, scatenando una lotta che richiamerà intorno a lui pericolose conoscenze, riportandolo ai vecchi tempi, quando le questioni erano di vita o di morte e si sistemavano senza fare prigionieri.
Azione e sentimento
Il ritmo, soprattutto superate le prime pagine, è decisamente serrato per diventare, nella parte finale, vibrante e ipnotico. Senza orpelli superflui, ma con una invidiabile capacità di raggiungere il senso delle cose in maniera diretta ed efficace, Winslow confeziona un crime carico di azione, suspense e sentimento, in cui non difettano i colpi di scena e le riflessioni su ciò che davvero conta nella vita.
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