Dopo “La fuga di Anna”, Mattia Corrente si cimenta con un libro per ragazzi, “Cronache dell’Ade”, in cui dosa umorismo e avventura. Michele, il giovane protagonista, viene invitato a scendere nell’Ade per salvare l’anima del padre, e lì imparerà ad affrontare le proprie paure e insicurezze…
Dopo l’esordio con La fuga di Anna per Sellerio (ne abbiamo scritto qui), quindicimila copie vendute e sei edizioni in due anni, Mattia Corrente muove i primi passi nella letteratura per ragazze e ragazzi con Cronache dell’Ade (Salani Editore, pag.304) illustrato da Chiara Di Vivona.
L’autore, con una sapiente rivisitazione del mito, crea un’esilarante trama avventurosa e ricostruisce il mondo dell’aldilà a partire da una rilettura della classicità. E così Michele, il giovane protagonista, viene invitato a scendere nell’Ade per salvare l’anima del padre, ormai traghettata nell’altro mondo quando il figlio aveva appena un anno. La missione che deve affrontare Michele è riportare il padre nell’isola dei beati e capire perché è stato ingiustamente condannato all’inferno.
Un viaggio rocambolesco
Tra suspense, colpi di scena, imprevisti, pericoli e agguati di ogni sorta, il protagonista affronta questo rocambolesco viaggio nell’Ade. La squadra di “eroi” che lo affianca è frizzante e sui generis: Gabo, un gabbiano che nella vita terrena viene isolato dai pari perché “diverso” (ha una zampa più corta dell’altra e fatica a spiccare il volo), ma nell’aldilà sembra avere i superpoteri e diventa l’amico più fedele di Michele, una sorta di grillo parlante logorroico ed eccentrico, con la battuta sempre pronta, al servizio della vera amicizia; Caronte, mentore e saggia guida, che dovrà condurre Michele davanti al tribunale dei giusti per scagionare il padre e conferirgli la collocazione che merita nell’Ade; Cerbero, il cane a tre teste che da mostruoso e feroce, addomesticato da Caronte, si rivela fedele difensore della causa del giovane protagonista; Eco (Umberto) un sapiente stratega.
La tecnologia pensiona Caronte…
Anche se la geografia dell’Ade sembra quella della classicità, la modernità e la tecnologia hanno avuto un impatto rivoluzionario nell’oltretomba, contaminando il regolare ritmo dell’eternità. Pc, tablet e smartphone sono entrati a far parte della realtà ultraterrena, creando dipendenza anche ad esseri e divinità che nel mito sono dominatori e adesso vengono dominati dal virtuale dove fanno capolino haters e social. Il progresso ha stravolto l’Ade e in questo nuovo contesto Caronte, con remo e barca, viene soppiantato dalle navi a motore, molto più rapide e capienti, e per non essere avviluppato dall’eternità si dà al contrabbando di merci clandestine.
Incontri straordinari
In uno scenario infernale, tra nubi di vapore, schizzi bollenti e pioggia rovente, il percorso del giovane visitatore è caratterizzato da incontri straordinari di personaggi epici, divinità, eroi omerici, figure storiche e più contemporanee. Attraverso lo stile ironico e divertente di Mattia Corrente, il lettore – giovane o adulto che sia – può gustare quest’avventura letteraria senza tralasciare la riflessione indotta da questo viaggio catartico del protagonista che impara ad affrontare e sconfiggere le proprie paure e insicurezze, a metabolizzare il senso di inadeguatezza che gli altri gli inducono a causa della sua emimelia radiale, a scoprire l’autenticità dell’essere se stessi per vivere appieno e in sintonia con il proprio mondo e la realtà che lo circonda. Seguendo le cronache di un viaggio tra mitologia e modernità, il lettore assapora con la giusta dose di umorismo e avventura le scorrevoli pagine di questo romanzo da leggere tutto d’un fiato.
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