Collette, la bimba selvaggia squassa il microcosmo feudale

Trasmette emozioni e critica le diseguaglianze sociali “Madelaine prima dell’alba”, romanzo della francese Sandrine Collette, scritto con una prosa poetica e viscerale. Una bambina irrompe nei precari equilibri di una società dove vige l’ingiustizia e i contadini sono oppressi e sottomessi…

Un’ode alla ribellione e ai legami familiari, avvolta in una prosa poetica. Madelaine prima dell’alba (208 pagine, 19 euro) di Sandrine Collette, pubblicato dalle edizioni E/O, nella traduzione di Alberto Bracci Testasecca, è un romanzo ambientato nel borgo rurale delle Salite, un microcosmo feudale dove le famiglie contadine vivono in condizioni di sottomissione a un sistema di potere oppressivo. La terra, posseduta da signori distanti, diventa simbolo di ingiustizia sociale e sopravvivenza.

L’arrivo di Madelaine, una bambina “selvatica” emersa dalle foreste, rompe l’equilibrio precario della comunità, introducendo un elemento di caos e ribellione. La sua presenza sfida le gerarchie consolidate.

Le gemelle Ambre e Aelis, insieme alla vecchia Rose, rappresentano la staticità di un’esistenza rassegnata, mentre Madelaine irrompe come una forza primordiale. La sua natura “selvatica” non è solo un tratto caratteriale, ma un’allegoria della ribellione contro un sistema ingiusto . Gli occhi della bambina, con quella fiamma inquieta, diventano metafora di un fuoco interiore che scalda e distrugge, ponendo domande sull’etica della rivolta e sui suoi costi umani.

Ribellione vs rassegnazione

Madelaine incarna l’istinto di rivolta contro l’oppressione. I suoi piccoli atti di disobbedienza (come cacciare nelle terre proibite) diventano metafore di una resistenza collettiva. Al contrario, personaggi come le gemelle Ambre e Aelis rappresentano l’adattamento a un destino immutabile, evidenziando il conflitto tra conservazione e cambiamento.

La relazione tra Madelaine e gli abitanti delle Salite esplora la complessità dei legami affettivi in contesti di povertà. L’adozione della bambina simboleggia sia la speranza di rinascita sia il rischio di destabilizzazione, riflettendo tensioni tra protezione e libertà.

Natura come forza antagonista

Il paesaggio aspro e indifferente (foreste, stagioni crudeli) è un personaggio attivo, che amplifica l’oppressione sociale. La natura, però, diventa anche spazio di libertà per Madelaine, contrapponendosi al controllo umano .

Madelaine prima dell’alba è un’opera stratificata, dove ogni elemento (personaggi, paesaggio, stile) contribuisce a un’indagine profonda sulla libertà e sui legami umani, confermando Collette come una delle voci più originali della letteratura europea contemporanea. È un romanzo che brucia lentamente, lasciando nel lettore una scia di interrogativi e emozioni.

Collette invita a riflettere sul prezzo della ribellione e sulla forza dei legami che ci tengono radicati, anche quando tutto intorno crolla.

Sandrine Collette utilizza una prosa poetica ma viscerale, con descrizioni liriche del paesaggio che contrastano con la durezza della vita contadina. Il ritmo è volutamente lento all’inizio, per poi accelerare verso picchi drammatici, creando un effetto di tensione crescente.

Il modello Giono e il realismo magico

L’autrice si ispira a Jean Giono, soprattutto nella rappresentazione del rapporto viscerale tra uomo e terra, e nella critica alle strutture di potere. Tuttavia, a differenza di Giono, Collette introduce elementi di realismo magico attraverso il personaggio di Madelaine, la cui “fiammella negli occhi” evoca un simbolismo quasi profetico.

Il libro ha vinto il **Prix Goncourt des Lycéens 2024** ed è stato candidato al Premio Goncourt, riconoscimenti che ne sottolineano il valore letterario e l’impatto sul pubblico giovane. La sua attualità risiede nella critica alle disuguaglianze sociali, tema universale che risuona in contesti moderni, dai conflitti agrari alle lotte per i diritti dei lavoratori.

Il romanzo è stato definito “terribilmente oscuro ma speranzoso”, con una narrativa che richiede impegno al lettore per decifrare i simbolismi. La struttura non lineare può disorientare, ma va riconosciuta nella scrittura di Collette una forza unica nel trasmettere emozioni.

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