Reinterpretare da un punto di vista femminile il primo dei dieci comandamenti. È lo scopo de “La bambina che vola” di Dacia Maraini, che esplora temi come la ricerca interiore e i sogni attraverso una favola mistica, l’incontro notturno tra un’artigiana solitaria e una bimba. Tra riflessione filosofica e realismo magico…
La bambina che vola. Non avrai altro Dio all’infuori di me (70 pagine, 12 euro) di Dacia Maraini si inserisce in un progetto editoriale collettivo intitolato “Dieci Comandamenti”, curato da Rizzoli in collaborazione con la società di produzione Anele, che si traduce in una rilettura al femminile dei Comandamenti: dieci scrittrici italiane contemporanee reinterpretano ciascuna uno dei comandamenti in chiave moderna, esplorando temi come potere, genere e spiritualità attraverso narrazioni letterarie.
L’obiettivo sembra chiaro: attualizzare il decalogo biblico, tradizionalmente legato a una prospettiva maschile, attraverso voci femminili che indagano conflitti sociali e identitari.
I volumi sono romanzi brevi, pensati per essere accessibili ma profondi, con un approccio narrativo che spazia dal realismo magico al giallo filosofico.
Tra sogno e storie bibliche
Il primo comandamento, “Non avrai altro Dio all’infuori di me” è affidato alla penna di Dacia Maraini che tratteggia una favola mistica che unisce sogno e Bibbia. La protagonista è Sara, un’artigiana che dialoga con una bambina angelica.
La storia esplora temi come la spiritualità, i sogni e la ricerca interiore attraverso la storia della solitaria protagonista che, dopo essere stata abbandonata dal marito, vive totalmente assorta dal suo lavoro con il legno. Una notte, le appare in sogno una bambina diafana, con ali e un collo lungo che ricorda i ritratti di Modigliani, che le racconta storie bibliche, spingendola a riflettere su amore, dolore e speranza .
Il libro ruota attorno all’incontro onirico tra Sara e questa misteriosa bambina, che afferma di avere un legame speciale con “un Signore che sta nei cieli”. Attraverso i loro dialoghi, Sara rielabora le sue ferite emotive e riscopre un senso di fede e speranza. Le narrazioni bibliche presentate dalla bambina non sono mere rielaborazioni, ma diventano strumenti per esplorare domande esistenziali, come il significato della devozione, la solitudine e la rinascita interiore .
Una rilettura originale del sacro
Maraini adotta una prosa poetica e introspettiva, avvicinandosi al tono di una fiaba mistica. La narrazione è intima, quasi un flusso di coscienza, che permette al lettore di immergersi nei pensieri e nelle emozioni di Sara.
In questo caso, il primo comandamento diventa un invito all’ascolto della propria interiorità e dei sogni come ponti verso verità più profonde.
Il romanzo è stato accolto come un’opera suggestiva, capace di unire realismo magico e riflessione filosofica. Chi apprezza le storie introspettive e le allegorie spirituali troverà in questo libro una lettura ricca e commovente.
La bambina che vola è un’opera che invita alla meditazione, esplorando con delicatezza il confine tra sogno e realtà. Maraini conferma la sua capacità di trattare temi universali con sensibilità femminile, offrendo una rilettura originale del sacro attraverso gli occhi di una donna ferita ma ancora capace di emozionarsi e stupirsi.
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