Nicola H. Cosentino, raccogliere la linfa vitale dei desideri…

Una voce narrante che potrebbe coincidere con quella dell’autore e una sorta d’inchiesta per scoprire cosa desiderano familiari, amici e sconosciuti. “C’è molta speranza (ma nessuna per noi)” è un libro che non può non restare a lungo in mente. L’ha scritto Nicola H. Cosentino, giovane autore che ha concluso il proprio apprendistato…

L’apprendistato si è decisamente concluso, per l’autore, e la casa editrice grazie a lui sta completando una ricognizione di nomi italiani che possono dar vita a una squadra, nel tempo, e da questa ottenere lustro, anche a breve-medio termine. Mondadori rastrella giovani di talento? Sellerio chiama a raccolta Pincio, Barbero, Valerio? Guanda – che nei decenni scorsi faceva la differenza principalmente con gli autori stranieri – adesso calamita autori, e raccoglie attorno alla editor e scrittrice Federica Manzon, protagonisti e potenziali protagonisti come come Simona Lo Iacono, Ilaria Gaspari, Nadia Terranova e Nicola H. Cosentino con C’è molta speranza (ma nessuna per noi) (238 pagine, 18 euro). È il suo libro più maturo, dopo le pubblicazioni con Rubbettino, Voland e Minimum Fax, e immaginiamo che possa essere un titolo di svolta per lui.

Registratore e taccuino

Cosa desidera più di tutto il tuo cuore?

Non è un romanzo in senso stretto (ma quale al giorno d’oggi lo è?), semmai è una collezione di desideri. E avere desideri è linfa vitale. Lo sa bene la voce narrante, che potrebbe coincidere con l’autore: H., trentaduenne, calabrese approdato a Milano, precario, prova addirittura a vivere di scrittura, e facendo le cose più disparate in ambito editoriale, ha un’amata compagna, Alzata con Pugno. Proprio lui, con tanto di registratore, e con taccuino al seguito, inizia a chiedere dei desideri che nutre la gente, quella più vicina a lui, ma poi anche gli sconosciuti. È un florilegio di passaggi esilaranti (ci sono, in egual misura, ironia e autoironia), di riflessioni complicate, di dichiarazioni d’amore, questo libro di Nicola H. Cosentino. I desideri, figli di sogni e di mancanze e di paure, sono fra i più disparati, dal mangiare senza ingrassare alle dimensioni del proprio organo sessuale, da una grande casa con giardino a Melania Trump.

Divertimento, tenerezza, dolore

Provare a comprendere i desideri altrui, inevitabilmente, porta a ragionare sui propri, e sui meccanismi che danno corpo ai sogni, trasformandoli in… solide realtà. Il percorso interiore ed esteriore (il protagonista andrà anche a Roma e in Marocco) necessario per raggiungere questo obiettivo è un libro da leggere, scoprire, interpretare nelle cose dette e non dette, in quelle visibili e invisibili, ovvero C’è molta speranza (ma nessuna per noi). Gli sprazzi di divertimento e quelli di dolore, l’andamento della vita, tenera e umanissima, a tratti commovente, sempre contro il pessimismo, sono l’ossatura di un libro che non può non restare a lungo in mente.

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