Roberta Corradin: cannoli, amore e fantasia…

Ricette e ironia, ma anche voglia di cambiare e perseveranza sono gli ingredienti di “Cannoli siciliani”, autofiction di Roberta Corradin. Protagonista Arianna, suo alter ego, giornalista giramondo che trova l’amore e il futuro nella Sicilia iblea. Storia di sentimenti, di inventiva imprenditoriale, di dignità del lavoro e di solidarietà…

La prosa e la vicenda sono frizzanti, l’impronta di autofiction è subito dichiarata, le ricette sparse fra la pagine originali e gustosissime. Leggere Roberta Corradin è uno spasso, ma fa riflettere. Ci rammenta quello che è successo negli ultimi anni, pandemia compresa, ci spiega che non c’è nulla di scontato nella vita, che si può sempre ripartire, vivere cambiamenti e realizzare sogni, ci si reinventa, si reagisce alle difficoltà. E ci racconta che può cedere all’amore (oltre che a certe tentazioni culinarie) anche chi è «single impenitente», come Arianna, suo alter-ego e protagonista di Cannoli siciliani. Mare, amore e altre cose buone (317 pagine, 18 euro), pubblicato dalla casa editrice Giunti.

La nomade “rendenta”

Piemontese di origini venete, Roberta Corradin, scrittrice di ottime letture (qui un suo video di consigli sulla nostra pagina YouTube), traduttrice dall’inglese e dal francese, appassionata di viaggi e gastronomia, giornalista per testate italiane e statunitensi, in un’altra vita è stata una nomade giramondo, ma da anni è più sedentaria e gestisce con il marito il rinomato ristorante «Il consiglio di Sicilia», a Donnalucata, nella Sicilia iblea. Il suo libro precedente, Piovono mandorle, era un giallo ambientato in una Scicli post-Montalbano, una specie di Mecca del cinema, dove tutti i registi più famosi vogliono girare, dopo il successo internazionale della fiction, e con personaggi dell’intellighenzia mondiale che si trasferiscono in zona. Un plot scoppiettante, come quello che attinge alla sua biografia, romanzata, nel più recente volume.

Realizzare sogni

La cosmpolita Arianna, che viaggia tra Francia, Usa e Turchia, crede fermamente nei sogni («sui sogni non ci sono le tasse, e allora tanto vale sognare per bene»), molti de quali trasforma in progetti. In provincia di Ragusa incontra e si innamora della cucina siciliana e di Dionisso, detto Nisso, più giovane di lei di vent’anni, sosia di Antonio Banderas, ma soprattutto titolare e chef di un ristorante su una piazzetta, che diventa un loro comune impegno e orgoglio. I due si innamorano, dopo iniziali diffidenze e antipatie. Da una parte c’è una relazione sentimentale che si irrobustisce, contro qualsiasi vecchio pregiudizio, e sfocia nelle nozze. Dall’altra, parallela, un’attività creativa e gastronomica, fondata prodotti di prima qualità e individui di prima scelta, soprattutto personale femminile, sulla dignità del lavoro, sulla solidarietà, sul sostegno reciproco.

Ripartire sempre

Tra le pagine si alternano due punti di vista, un diario a due voci, quelle di “moglie” e “marito”, come si chiamano i due protagonisti. Tra gelati, piatti di pesce e cannoli, abbonda non solo il buon cibo ma anche l’ironia. La Sicilia barocca, con echi greci e mediterranei, tra profumi e sentimenti si intrecciano con gli iniziali disastri della pandemia, che si trasformeranno in occasioni virtuose di successo per il locale della coppia. Il risultato è un’esperienza di lettura al tempo stesso leggera e profonda, il racconto di un’avventura umana con un finale a sorpresa.

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