La leggerezza del pop nella commedia gialla di Luca Bianchini

Dal mare alla montagna, da Polignano a Bressanone: è la parabola geografia del secondo giallo scritto da Luca Bianchini, “Il cuore è uno zingaro”, in cui tornano i principali personaggi del precedente libro, “Le mogli hanno sempre ragione”. La vittima del delitto è una vecchia gloria della canzone, con una sola hit risalente agli anni Ottanta. E, tra colpi di scena e comicità, scattano le indagini del maresciallo Gino Clemente…

La santa benedetta leggerezza del pop, quando ci vuole, ci vuole. Non stiamo mettendo in discussione le letture che amiamo, gli autori che riteniamo indispensabili, formidabili, capisaldi della nostra vita e di tante vite. Stiamo solo dicendo che un po’ di sano pop nelle cuffie, una lettura che, senza interrogarsi su tutto il male del mondo, sappia prenderci e strapparci qualche sorriso, ci può stare. E Luca Bianchini, autore di bestseller per Mondadori, si libera coraggiosamente di Polignano a mare e della Puglia, sfondo di tanti suoi libri e trascina il maresciallo Gino Clemente, già visto all’opera nel precedente Le mogli hanno sempre ragione, a Bressanone, dal mare alla montagna: è lì la scena del nuovo romanzo di Luca Bianchini pubblicato come sempre da Mondadori, Il cuore è uno zingaro (225 pagine, 18,50 euro), con omaggio non velato al brano di Nada, un classico degli anni Settanta. Ed è l’ennesima stoccata vincente di una narrativa che vuol prendere e portare via, una nuova incursione nel giallo, con venature di commedia: ci sono le indagini con colpi di scena, misteri, momenti puramente comici, un mix micidiale con vista sulla bella stagione.

Amarcord e morte

Il vinile in copertina che richiama il tempo andato e che non torna, una vittima, il cantante Gabriel Manero, autore di una famosissima hit degli anni Ottanta, che incarna la nostalgia; e una coppia, quella composta dal maresciallo Gino Clemente e dalla moglie Felicetta (autrice di una leggerezza che può costare cara, a causa di “un fiore proibito”…), che regala dialoghi anche esilaranti, ed è molto coinvolta dalle note di Gabriel Manero, la sua hit è la loro canzone del cuore. Si fa in fretta a farsi avvolgere dal tessuto di questa storia, in cui Gabriel Manero – quasi un sosia di Little Tony, potrebbe essere uno di quei cantanti che affollano i programmi amarcord in tv – fa giusto una comparsa, il tempo di un concerto per inaugurare un locale e di una festa. Poi la morte violenta, probabilmente non per una caduta accidentale. E nel provare a rimettere insieme i pezzi del puzzle, Gino Clemente si avvale di Agata, sua storica aiutante, che trascorre le vacanze in Alto Adige.

Rinnovo e fedeltà

Luca Bianchini dimostra di saper caratterizzare molto bene i personaggi delle sue pagine e dà un tocco di autenticità al Sud Tirolo (cimentandosi anche in una sorta di “analisi” della relazione tra gli abitanti di lingua italiana e quelli di lingua tedesca), non dipinto come da cartolina, in cui i tempi della vita sono decisamente più serrati rispetto a quelli rilassati della Puglia. L’eclettico autore torinese, insomma, si rinnova restando fedele allo stile che gli è proprio. Difficile dire se Luca Bianchini allargherà la platea dei suoi lettori fedelissimi, di certo galvanizzerà lo zoccolo duro e chi lo legge «dai tempi di Instant Love», a cui è dedicato Il cuore è uno zingaro.

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