Sara Rattaro, Marie Curie e il coraggio per sfidare il mondo

Una grandissima scienziata morta quasi un secolo fa è la protagonista di “Io sono Marie Curie” di Sara Rattaro, che la “segue” da quando è una giovane studentessa alla morte del marito. Una donna costretta a combattere contro circoli chiusi e pregiudizi, capace di vincere due Nobel…

Titolo azzeccatissimo (non sempre lo è) per questo ultimo lavoro di Sara Rattaro, pubblicato da Sperling & Kupfer e bollinato con un chiaro, nitido Io sono Marie Curie (208 pagine, 17,90 euro). Proprio così, “io sono”, perché è quell’affermazione netta, senza inciampi, che governa i fatti ricostruiti ed immaginati dall’autrice genovese, questa volta alle prese con un romanzo sulla figura più eminente della scienza moderna, che prima di essere una fisica, biologa e matematica, fu soprattutto donna del suo tempo, chiamata a lottare contro i pregiudizi e le discriminazioni, contro i circoli chiusi e gli ancor più diffusi paraocchi.

Donna e scienziata

Maria Curie, al secolo Maria Sklodowska, unica donna ad avere vinto due Nobel e la sola ad essere stata insignita del premio per due diversi campi scientifici, qui impegna l’autrice genovese in un percorso ad ostacoli, dove non è facile schivare il già letto, così come non è agevole trovare un giusto equilibrio tra le due figure, quella di donna e quella di scienziata, che non solo convivono ma che talvolta impongono di dar conto di scelte dolorose e sofferte, quasi sempre prologhi di strade del tutto ignote e prive di ogni riferimento.

È probabile che Sara Rattaro (qui un suo video di consigli di lettura sul nostro canale YouTube) sia riuscita a trovare il modo, cristallino e piacevole al tempo stesso, per raccontare di un insperato equilibrio tra i sentimenti di Maria-donna e le rigide regole impostele dalla ricerca scientifica, grazie, tra gli altri, a due idee o, per rimanere in tema, a due formule. Che a mio avviso funzionano, come quelle del laboratorio della protagonista.

Determinata e debole

La prima, non lasciare mai che nella storia, la Maria-donna prevalga del tutto sulla Maria-scienziata e viceversa; nei fatti narrati in questo romanzo sono entrambe le anime di Maria che vanno avanti, che la aiutano a rialzarsi quando inciampa, che le danno il coraggio di assumere, nella vita privata non del tutto blindata ed in quella altrettanto osservata da scienziata, posizioni talvolta impopolari ma necessarie, foriere di esclusioni e persino pericoli. A guardare bene, Maria è determinata, ma è anche debole, sa darsi o comunque cerca con metodo le risposte alle tante domande che i suoi esperimenti le propongono, ma è anche capace di bloccarsi di fronte ad un fatto, un evento che non riesce a governare. Come dire, essere capace di esplorare l’ignoto e fermarsi di fronte ad una miseria terrena, ben più tangibile e molto, molto, concreta. Per fortuna, in suo soccorso arrivano gli uomini. Proprio loro.

Gli uomini contro e quelli importanti

Perché con tutto l’astio mostrato senza esclusione di colpi verso i grandi traguardi di una scienziata che ha la sola colpa di essere donna, sono sì gli uomini che non si risparmiano per ostacolarla e che come capitani che assoldano lungo la rotta nuovi ed entusiasti adepti, badano sempre a tenere ben gonfie le vele della calunnia e dell’odio. Ma – e qui, arriviamo alla seconda formula, per me vincente – sono uomini, dichiaratamente e senza ombra di dubbio tali, anche le figure più importanti della vita di Maria. Il marito, certamente, ma soprattutto, prima di lui, il padre e poi il suocero, senza dimenticare Einstein ed il collega ed amato Paul. Sono loro che in questa storia intrisa di tenerezza e coraggio al tempo stesso, si stagliano sui loro simili, dando a Maria, dapprima giovane ed entusiasta studentessa clandestina nella sua Polonia e poi vedova colpita al cuore dalla scomparsa di Pierre, il motivo per continuare, per andare avanti ed arrivare a quello che la sua mente ed il suo cuore hanno già intravisto. Senza timori, senza dubbi ulteriori. Grazie a loro, questa storia riesce ad essere ancora moderna, grazie a loro, quel Io sono Marie Curie può avere solo un sottotitolo: indossate il vostro coraggio e sfidate il mondo. A dirlo, soprattutto ai giovani, non è altro che una grande scienziata morta quasi un secolo fa. Però, questi romanzi…

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