Quel figo di Lansdale e il viaggio incredibile di due amanti

Torna lo stile inconfondibile di Joe R. Lansdale in “Una Cadillac rosso fuoco”. Un rivenditore di auto usate si invaghisce di una bella mogliettina. Finiranno nel gorgo di alcune brutte storie. E sullo sfondo ribolle l’America delle divisioni e delle tensioni razziali…

Lansdale ci piace perché scrive cose fighe. E lo fa con il suo stile inconfondibile, con irriverenza, spettinando le storie e dando loro la piega voluta. Così è anche nel suo ultimo libro Una Cadillac rosso fuoco (272 pagine, 17,50 euro), edito da Einaudi nella traduzione di Manuela Francescon, un noir che ti aggancia sin dalle prime battute e che non ti molla, sino alla fine, neanche fosse una tenaglia rovente.

I privilegi dei bianchi e le privazioni dei neri

Si parte da Ed Edwards, un rivenditore di auto usate, che lungo il suo cammino si imbatte in Nancy, una bella mogliettina della quale si invaghisce finendo addirittura per progettare un futuro insieme. Ma si sa, la strada che conduce all’inferno è lastricata di buone intenzioni, così i due si ritroveranno invischiati in alcuni brutte operazioni per intascare soldi e riservarsi, finalmente, una vita di ozi e godimenti. Un storia godibilissima, dove gli imprevisti e le sorprese sono dietro l’angolo, in un’America divisa tra i privilegi dei bianchi e le privazioni dei neri, dove nascere con il colore sbagliato della pelle può essere determinante per rimanere ai bordi della società.

La chicca dei dialoghi e un progetto folle

Come già in altri scritti di Lansdale, anche in questo il tema razziale è molto presente, rimanendo ben visibile sullo sfondo dell’intera vicenda. E anzi, la questione bianchi/neri giocherà un ruolo fondamentale nella trama. Seppur meno scintillanti rispetto a precedenti opere, i dialoghi rimangono pur sempre una chicca: ironici, taglienti, affilati come le unghie smaltate di una bella donna. Tra rivenditori di auto usate, falsari, Cadillac fiammeggianti, drive-in, roulotte maleodoranti e cimiteri per animali, l’autore statunitense ci conduce in un viaggio incredibile, un progetto folle in cui è facile perdere il controllo della situazione perdendosi in una storia troppo grande da gestire.

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