Spaliviero, fanciulle in fiore all’ombra del terrorismo

Un ispiratissimo romanzo ritrovato tra i diari di una vita è “La compagna Natalia” di Antonia Spaliviero. La storia di un’amicizia fra la voce narrante e una ragazza che attrae e respinge, anticonformista e spavalda. Sullo sfondo l’Italia tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta, tra conquiste sociali e il disastro della lotta armata

L’ironia sgorga fin dalle primissime pagine, ma è una commedia iniziale che, in quanto tale, si rivelerà anche tragedia. E poi ci sono ingenuità, memoria, passi verso l’emancipazione femminile, uno sguardo non retorico sulle periferie, la passione per il teatro, il terrorismo vissuto di riflesso e un po’ in ritardo, decisamente ai margini del disastro che funestò a lungo l’Italia. È un libro di una vita, non concluso definitivamente dall’autrice, e in qualche modo portato a termine, amorevolmente, dal marito (il regista teatrale Gabriele Vacis, che firma una nota conclusiva) e dalla figlia dell’autrice, scomparsa da qualche anno, Antonia Spaliviero, nome che non dirà molto alla grande folla dei lettori italiani, ma che pian piano sta facendo breccia fra le più belle letture degli ultimi tempi. E che, in vita, corrispondeva a una protagonista magari poco visibile del teatro di casa nostra.

Una personalità magnetica e un mondo che non c’è più

Un’aura speciale e una personalità magnetica accompagnano la figura principale del romanzo postumo di Antonia Spaliviero. Natalia ha un rapporto privilegiato e travolgente con la voce narrante di un romanzo biografico nato fra le pagine di un lunghissimo diario. È una bellissima proposta dell’editore Sellerio La compagna Natalia (186 pagine, 14 euro) di Antonia Spaliviero, che ci riporta alla fine degli anni Sessanta, in un piccolo centro dell’hinterland torinese: lì ogni mutamento, anche il più radicale, arriva più attutito, ma Natalia – sicura, anticonformista, comunista, atea ed esonerata dall’ora di religione, spavalda nella sua relazione con un “uomomaturo”, ma che custodisce un segreto… – è sempre in prima fila, nei suoi confronti si sprecano i sentimenti antitetici, attrae e respinge. Le due frequentano una sezione sperimentale per segretarie d’azienda in un grande istituto tecnico per periti. Attorno a loro un mondo lentamente evaporato, dove c’è spazio per gli oratori, le fabbriche, la militanza politica. Dove non c’è spazio per tanta apparenza e per i lussi…

Un mondo arcaico e maschilista

Il libro è un microscopio puntato sulle adolescenze inquiete di due future donne, immerse in un ambiente maschilista e piuttosto arretrato, un mondo arcaico, impregnato di un cattolicesimo tutt’altro che progressista. Una, Natalia, sembra sovrastare l’altra, soffiarle addosso sentenze definitive, verità rivelate:

Ormoni e neuroni che lottano. Non c’è niente di strano, è solo amore.

I litigi, le scoperte, le delusioni, la musica, le letture, i tradimenti e i tumulti del cuore sono, forse, quelli di ogni giovane. Su loro, però aleggia il cuore di tenebra di anni dannati per l’Italia, quelli del terrorismo e delle sue incomprensibili ragioni. Sulla (sembrerebbe incolmabile) divergenza politica con l’amica Natalia – ammirata, amata platonicamente, anche se inafferrabile e controversa – si consumerà anche un allontanamento.

Bagliori nell’oscurità

L’Italia di mezzo secolo fa apparirà molto distante, ma quella generazione è raccontata da Antonia Spaliviero in modo, al tempo stesso, scanzonato e profondissimo. Di queste pagine, fitte anche di riferimenti letterari e non, restano nella memoria i bagliori in mezzo a certa oscurità: diritti civili, conquiste sociali, desiderio di cambiamento e sentimenti profondi che nulla hanno a che vedere con l’effimero, ma neanche con una rivoluzione totale o immediata: prevalgono le piccole tappe, le modeste conquiste quotidiane. La compagna Natalia fa rimpiangere una scrittrice di cui non potremo leggere altre opere – a meno che i suoi diari, da cui è nato questo romanzo, non contengano altre sorprese – ma che con questo suo unico lavoro ci fa ascoltare una voce speciale, la sua.

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