Annalena Benini: “La scelta estrema e la difficoltà del bene”

Un momento di grave difficoltà personale ha portato Annalena Benini sulle tracce di Annalena Tonelli. Ne è nato un libro, “Annalena” su una donna, Tonelli, capace come pochi di amare gli ultimi. “La sua è stata una scelta radicale – spiega in questa videointervista Annalena Benini – carica di luminosità e solitudine. Credo di aver capito qualcosa di più della dismisura”

«In un momento di grande debolezza fisica e grande apertura emotiva, i momenti più difficili, quando non si è certi che si vivrà, si fanno domande estreme. Io mi chiesi “Se morissi adesso che ho fatto così poco?”, e nelle lettere di Annlena Tonelli ho trovato la stessa domanda, solo molto più grande perché rivolta all’esterno, lei diceva: “E se morissi adesso? Se morissi senza avere amato di più?” Lei pensava all’umanità intera, io solo alla mia umanità, ai miei figli e alle mie ambizioni. Questa è stata una delle scintille del libro, che hanno preso forma del desiderio di capire una scelta estrema”». Parole di Annalena Benini – giornalista, agitatrice culturale, alla direzione del Salone del Libro di Torino per il prossimo triennio – il cui secondo libro, “Annalena”, edito da Einaudi, è dedicato ad Annalena Tonelli.

«Ragazza geniale di Forlì – la ricorda Annalena Benini – che ha lasciato tutto ed è andata in Africa, a curare gli ultimi, ad amare quelli che nessuno ama. Io vedevo delle coincidenze iniziali tra la mia vita e la sua e dei desideri molto diversi, questo suo bruciare di desiderio e allo stesso tempo agire, mi attraevano e allo stesso tempo mi respingevano. Volevo capire perché e fino a che punto, e che vita è stata la sua in confronto alla mia esistenza inadeguata… Avere toccato così da vicino una vita che ha sfiorato la mia, mi ha reso più consapevole di questo assoluto così vicino, così possibile, così difficile, che porta così tanta luminosità e così tanta solitudine, per una scelta così radicale. Credo di avere capito qualcosa di più della dismisura e della difficoltà quotidiana del bene».

Qui la videointervista integrale, buona visione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *