Ha lasciato il giornalismo, e non solo, Lorenza May, ma un omicidio – vittima un’anziana ex cantante – la chiama in causa e la fa rientrare nella città da cui era fuggita. Sara Magnoli torna con in libreria con un’edizione aggiornata di “Se un cadavere chiede di te”…
Se un cadavere chiede di te (176 pagine, 18 euro) di Sara Magnoli torna in libreria con una riedizione aggiornata, pubblicata da Bacchilega Editore nella collana Zero. La protagonista del giallo è Lorenza May che da sei anni ormai ha deciso di cambiare vita, trasferirsi in un’altra città, abbandonare il giornalismo e i fatti di cronaca; adesso è centralinista in una ditta e risponde tutto il giorno al telefono. Il mondo della carta stampata sembra essere lontano e non interessarle più: si è rivelato un ambiente di “falsi amici e solo apparenze”, dove pur sgomitando continuava a sentirsi “sottovalutata e umiliata”. Dopo la svolta, la sua vita sembra apparentemente tranquilla. Ma arriva una telefonata: “C’è un cadavere. E chiede di te “. Uno strano biglietto, che fa riferimento a Lorenza, è stato ritrovato nella tasca della vestaglia di un’anziana cantante, uccisa poco prima di esibirsi in concerto.
I conti col passato
Lorenza è costretta a tornare nella città da cui era fuggita: le circostanze la riportano indietro e ora si ritrova a collaborare col vicequestore Mauri, una vecchia conoscenza dei tempi del giornale. La nostra protagonista cerca di rimettere insieme i pezzi di un intricato caso e, mentre lo fa, è costretta pian piano a fare i conti col suo passato. Si ritrova faccia a faccia col suo ex marito, i vecchi “amici” e quella che era la sua passione per il giornalismo. A chiedere di lei non è solo il cadavere ritrovato, ma anche il cadavere della sua vita, delle sue aspettative e passioni, che ora fa sentire il peso e la sua ingombrante presenza, dalla quale Lorenza non era riuscita veramente a fuggire.
Enigma e sfumature
Nell’indagare la psicologia dei personaggi l’autrice, Sara Magnoli, mostra fragilità e punti di forza, dolore e resilienza, sopraffazione e riscatto. Il lettore si trova davanti a un complicato quadro da ricostruire, le cui sfumature a volte sfuggono, altre volte appaiono nitide e sembrano portare alla luce, attraverso il vissuto dei personaggi, elementi che via via conducono alla risoluzione del caso a tinte noir. Ad arricchire l’enigma, la complessità dei personaggi che alimenta l’interesse del lettore. Lorenza da una parte e gli inquirenti dall’altra, in un’affannata ricerca, scavano nell’esistenza della vittima: Hannelore von Drier era una cantante di lunga fama che aveva girato il mondo e non si esibiva più da vent’anni; una donna con diversi matrimoni alle spalle, il più duraturo con un uomo più grande di lei, ora novantenne e molto malato; un solo figlio, imprenditore di successo che da mesi non vedeva la madre. La trama si complica man mano che sulla scena fanno ingresso altri personaggi.
La tensione dosata
L’intreccio diventa via via sempre più interessante e calamita il lettore verso l’epilogo. La narrazione volutamente non segue un ritmo serrato e incalzante, l’autrice lascia spazio alle dinamiche interiori e psicologiche dei personaggi e della protagonista, mescolando abilmente gli elementi del giallo e dosando tensione e colpi di scena. Nello smascherare ipocrisie e falsità dei sospettati, agli occhi di Lorenza crolla anche quella gabbia di vetro che si era costruita per non soffrire e per non percepire le subdole apparenze che le avevano avvelenato l’esistenza. E con l’avvicinarsi della verità sul delitto, la protagonista è costretta a guardare il suo passato per rimuovere il cadavere di se stessa che come una zavorra le impedisce di vivere un’esistenza piena e le chiede conto delle sue aspirazioni e dei suoi sentimenti, messi a tacere col trasferimento in un’altra città. Dispiegare le cose taciute e non dette, azioni celate e ben nascoste nella storia del giallo, porterà a un finale rivelatore che vedrà chiudere il romanzo con Stiefelin, la simpatica gatta della protagonista che aggiungerà particolari sfuggiti alla trama precedente.
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