Yarbrough, la tranquilla disperazione e la crisi dai molti volti

“Il regno delle ultime possibilità” di Steve Yarbrough è un libro intenso e delicato che parla soprattutto della solitudine che si può sentire, pur avendo qualcuno accanto. Ambientato nel 2008 il romanzo racconta come la quotidianità di Cal e Kristin, una coppia apparentemente unita e affiatata, sia messa in crisi da Matt Drinnan, vicino di casa…

Se è vero che la letteratura è lo specchio dei luoghi e delle culture, la Southern literature mette ancor di più in evidenza il rapporto profondo tra gli Stati Uniti del Sud e la produzione letteraria che affonda le radici nella cultura, nella società e nell’economia di questa fetta di mondo. Annovera tra i suoi esponenti non solo grandi autori del novecento come William Faulkner e Flannery O’ Connorr, ma anche Steve Yarbrough, conosciuto in Italia grazie alla lungimiranza della casa editrice Nutrimenti che ha pubblicato il suo più recente libro, Il regno delle ultime possibilità (euro 18, pagine 288) nella traduzione di Veronica La Peccerella. Originario del Mississippi, è autore di sette romanzi e tre raccolte di racconti ambientati nel Sud degli Stati Uniti, ma nell’opera tradotta nel nostro Paese tale ambientazione muta radicalmente.

Una coppia di mezza età

Una coppia di mezza età, senza figli, si trasferisce dalla California in Massachusetts, nei sobborghi di Boston. Kristin Stevens è stata licenziata da una prestigiosa università, la University of California della Sacramento Valley, a causa dei tagli del personale dovuti alla recessione. Cal lavora nel ramo edile. Dopo il trasferimento, lei trova lavoro in un college di basso rango; lui, invece, passa le giornate a sistemare la nuova casa, a suonare e seguire la passione per la musica. A sconvolgere la quotidianità della coppia, solo apparentemente unita e affiatata, arriva Matt Drinnan, vicino di casa col quale ben preso Kristin inizierà una relazione.

In piena recessione

Ambientato nel 2008, in pieno crollo finanziario, Il regno delle ultime possibilità non è soltanto la storia di una difficoltà matrimoniale, ma delle fragilità e delle incertezze che attanagliano l’essere umano nel pieno di una crisi che non è soltanto economica ma anche identitaria, tale da portare a una condizione penosa di esclusione e impotenza, a un passo dal baratro. I protagonisti del romanzo sono costretti a spostarsi da una parte all’altra dell’America e affrontare una nuova vita con il grande dubbio di non riuscire mai ad adattarsi. Anche Matt, ex libraio appassionato di letteratura, che adesso lavora in una gastronomia italiana, sconta gli errori del passato e trascina «una vita di tranquilla disperazione». Tutti i personaggi, però, nascondono segreti e bugie che fanno emergere una doppia vita e tradiscono la fiducia dell’altro/a

«Non c’è forse sempre qualcos’altro che non sai, anche delle persone che conosci meglio?»

Chi di noi è quello che dice di essere? Kristin per la maggior parte della sua esistenza aveva pensato che la sua identità fosse stabile e fissa, ma dopo aver intrapreso la nuova vita lontana dalla California non ne è più così sicura e tenta in ogni modo di aggrapparsi a una parte di sè che, invece, avrebbe dovuto lasciare andare nella totale e piena consapevolezza della necessità di un cambiamento.

Ultime possibilità

Se è vero che l’esistenza dell’individuo attraversa un campo di scelte e decisioni tra diverse alternative possibili, allora proprie le possibilità, non le necessità, caratterizzano il modo d’essere di ogni uomo. Soprattutto se si tratta di ultime possibilità, di rimettersi in gioco dal punto di vista esistenziale e sentimentale, di affrontare la crisi e tornare a credere nel futuro. La possibilità ha un legame stretto con la temporalità, con quella quantità che misura il moto della cose mutabili. Il movimento dal passato al futuro che porta con sè la perenne instabilità del vivere. Potrebbe essere la chiave di lettura per interpretare la quasi ossessione di Cal per le case in stile Cape Cod nella periferia di Boston, nessuna delle quali sembra essere stata costruita negli ultimi settantacinque anni

«Ora, in piedi sulla scala, mentre guardava in basso verso delle strutture tanto solide da durare così a lungo, provava una certa meraviglia, che doveva essere simile a ciò che una persona religiosa prova visitando un luogo  sacro. Con le proprie mani non aveva mai fatto nulla che potesse durare quanto queste case. E quando non ci sarebbe stato più, no avrebbe lasciato niente»

La letteratura è un altro grande tema affrontato da Yarbrough. Kristin e Matt hanno in comune l’amore per i libri ed è un romanzo in particolare a “mettere in connessione” i due, Le braci di Sandòr Marai che sembra scritto proprio per lei, una sensazione che le provoca profonda inquietudine. Tanti altri riferimenti letterari sono disseminati tra le pagine.

«Sono proprio come il vecchio generale del romanzo – disse Kristin -. C’è uno spazio vuoto sulla mia parete, dove un tempo era appeso il ritratto di Krisztina. E c’è uno spazio vuoto nella mia mente»

Delicatezza con i personaggi

Il regno delle ultime possibilità di Steve Yarbrough è senza dubbio un libro intenso e delicato che parla soprattutto della solitudine che si può sentire, pur avendo qualcuno accanto; dell’incapacità di percepire il dolore della persona a noi più vicina; dell’impossibilità di conoscerla a fondo. Una solitudine che non è solo affettiva, ma sociale. Kristin «aveva perso l’uomo che amava e ne aveva sposato un altro per qualcosa di meno dell’amore» e ciò la induce ad un isolamento a livello emozionale provocato dal disperato bisogno di attaccamento. Cal è frustato dal bisogno di appartenenza, di sentirsi parte attiva nel contesto sociale in cui vive, ma che inesorabilmente lo spinge ad un isolamento sociale. Ma a tutti i personaggi è concessa la possibilità di un riscatto, di porre fine alla sofferenza generata dal desiderio o dal rimpianto di rapporti umani mancati o perduti.

Se lo stile e la trama del romanzo sono lineari, ciò che sorprende è la delicatezza con cui Yarbrough si accosta ai suoi personaggi. Con un linguaggio denso e poetico, dimostra una particolare sensibilità ed empatia nel descrivere la vita dei protagonisti, mettendo in risalto le fragilità, le paure e le angosce, ma anche la determinazione nel momento in cui si dipanano varie possibilità di scelta e bisogna prenderne una.

È possibile acquistare questo volume in libreria o qui

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *