Cadavere, commissario e bella creola. Pistocchi non delude

Un impeccabile giallo milanese con una sapiente miscela di suspense. È “Il tocco del piccolo angelo” di Fiorenza Pistocchi, in cui il commissario Perego deve indagare sul ritrovamento di un cadavere. Allo sviluppo del caso – tra segreti, misteri e amore – darà una mano Linette

Un giallo classico, tradizionale, imperniato sul ritrovamento di un cadavere ai bordi della tangenziale da cui prende avvio l’indagine guidata dal commissario Perego che, dopo essersi imbattuto in alcune piste rivelatesi dei binari morti, riuscirà infine a trovare la soluzione del caso, grazie alla sua abilità e alla sua intuizione. Non è una trama particolarmente arzigogolata quella de Il tocco del piccolo angelo (160 pagine, 15 euro) di Fiorenza Pistocchi, edito da Neos edizioni.

Gli immancabili stilemi

La storia raccontata da Fiorenza Pistocchi non tradisce gli immancabili stilemi che si ritrovano nei polizieschi: un omicidio misterioso, un commissario tormentato che vuole risolvere il bandolo della matassa, una serie di personaggi coinvolti a vario titolo nella vita della vittima, alcuni segreti mai confessati, un amore che nasce ai margini delle ricerche investigative.

Esotismo ed esoterismo

Ad arricchire questo romanzo di Fiorenza Pistocchi con un pizzico di esotismo, ma anche di esoterismo, è la figura di Linette, una bella creola la cui capacità di scoprire le malattie delle persone solo toccandole darà un importante contributo allo sviluppo del caso. Ambientato a Milano, nel quartiere periferico di Lambrate, ma con incursioni un po’ in tutta la città lombarda, questo libro garantisce una lettura piacevole e non impegnativa – grazie ad una sapiente miscela di suspense – che di certo non deluderà gli amanti del genere.

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