#Top11, i libri stranieri del 2023 che abbiamo amato di più

Svelata la lista (eccola qui) dei libri di autori italiani del 2023 che abbiamo amato di più, ecco quella dei volumi di autori stranieri che abbiamo più amato quest’anno. Ci eravamo espressi anche negli anni precedenti (ecco i link per i più amati del 2022del 2021del 2020del 2019del 2018 e del 2017). Di seguito gli 11 più apprezzati (in ordine alfabetico), le menzioni speciali e le semplici citazioni

“L’ultima cosa bella sulla faccia della terra” di Michael Bible (Adelphi)

traduzione di Martina Testa

“Guerra” di Louis-Ferdinand Céline (Adelphi)

traduzione di Ottavio Fatica

“Melvill” di Rodrigo Fresán (Mondadori)

traduzione di Giulia Zavagna

“Il mondo e tutto ciò che contiene” di Aleksandar Hemon (Crocetti)

traduzione di Maurizia Balmellli

“Il frutteto” di David Hopen (Nutrimenti)

traduzione di Nicola Manuppelli

“Le sette lune di Maali Almeida” di Shehan Karunatilaka (Fazi)

traduzione di Silvia Castoldi

“Lezioni” di Ian McEwan (Einaudi)

traduzione di Susanna Basso

“L’uomo che pesca” di Imre Oravecz (Anfora)

traduzione di Vera Gheno

“Capolinea Malaussene” di Daniel Pennac (Feltrinelli)

traduzione di Yasmina Mélaouah

“Giù nel cieco mondo” di Jesmyn Ward (NN)

traduzione di Valentina Daniele

“L’impostore” di Zadie Smith (Mondadori)

traduzione di Dario Diofebi

Menzioni speciali

“Giorno di vacanza” di Inès Cagnati (Adelphi); “I Maia” di José Maria Eça de Queirós (Settecolori); “Le schegge” di Bret Easton Ellis (Einaudi); “Abbi pietà del mio piccolo dolore” di Vittoria MacKenzie (Il Saggiatore); “La vita altrove” di Guadalupe Nettel (La Nuova Frontiera); “Verso Santiago” di Cees Nooteboom (Iperborea); “Il libro delle sorelle” di Amélie Nothomb (Voland); “Mare Bianco” di Roy Jacobsen (Iperborea); “Le delizie della signorina Ashikawa” di Takase Junko (Marsilio); “Il mago” di Colm Tóibín (Einaudi)“Le ragazze Monroe” di Antoine Volodine (66thand2nd).

Altri libri

“Rigenerazione” di Pat Barker (Einaudi)“La vita scrive a matita” di Christian Bobin (Sanpino); “Il ponte” di Willa Cather (Abbot); “L’ospite” di Emma Cline (Einaudi); “Maleficium” di Martine Desjardins (Alter Ego); “Il genio della Bastiglia” di Jean Diwo (21lettere); “Il disastro di Pavia” di Jean Giono (Settecolori); “Clessidra” di Keiran Goddard (e/o); “Zamir” di Hakan Gunday (Marcos y Marcos); “La luce che manca” di Nino Haratischwili (Marsilio); “Autobiografia di un vestito” di Jamaica Kincaid (Adelphi); “Holly” di Stephen King (Sperling & Kupfer); “Rombo” di Esther Kinsky (Iperborea); “Demon Copperhead” di Barbara Kingsolver (Neri Pozza); “Gentiluomo in mare” di Herbert Clyde Lewis (Adelphi); “Gli Stramer” di Mikolaj Lozinski (Bottega Errante); “La condottiera Elsa” di Pierre Mac Orlan (Settecolori); “Blackwater-La saga” di Michael McDowell (Neri Pozza); “Il figlio del figlio perduto” di Soma Morgenstern (Marsilio); “Cenere in bocca” di Brenda Navarro (La Nuova Frontiera); “La città della vittoria” di Salman Rushdie (Mondadori); “Il testimone” di Juan José Saer (La Nuova Frontiera); “Tutte le nostre maledizioni” di Tamara Tenenbaum (Fandango); “Il viaggio perduto di Adana Moreau” di Michael Zapata (Giuntina).

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